Il mio primo libro, “La Calabria del-la Rassegnazione”, l’ho pubblicato nel 1984. Macchina da scrivere Olivetti 32, fogli A4 sparsi per tutta casa, bianchetto per le correzioni, ore ed ore passate a correggere le bozze, che la tipografia mi consegnava in lunghi rotoli simili a carta igienica lucida.
Poi nel 1988, in casa, la vecchia Olivetti 32 lascia il posto al ticchettio silenzioso di una Olivetti ET109 elettrica. All’epoca per me un grande salto tecnologico: meno rumore e meno rimproveri di mia moglie, più ordine e maggior velocità. Anche le bozze “carta igienica” lasciano il posto ad un formato più standard che la casa editrice La Modernissima mi restituiva puntualmente prima di ogni pubblicazione.
Nel 1995 la svolta: mio figlio, lo stesso che nel 1984 scarabocchiava sui rotoli di bozze e che allora era studente di ingegneria, mi porta in uno dei primi negozi di informatica della città, dell’amico Michele Menniti, nella piazzetta della Madonnina, per acquistare un computer, oggetto per me all’epoca ignoto.
Torniamo a casa con un pc a torre, un monitor a tubo catodico, una stampante a getto d’inchiostro ed un numero inverosimile (credo superiore ai 40) di floppy disk per l’installazione di Windows e Word. Circa 20-25 chili di materiale che da lì in poi avrebbero cambiato per sempre i paradigmi per la realizzazione dei miei libri. Finalmente vedevo a monitor ciò che scrivevo, po-tevo saltare con facilità da un capito-lo all’altro, potevo salvare i files e so-prattutto avevo sulla tastiera un tasto CANC: il bianchetto aveva finalmente terminato la sua onorata carriera.
Nel 2001 erano già tanti i volumi che avevo pubblicato, credo una de-cina. Google era agli albori, i social network non esistevano (Facebook nacque nel 2004), il mondo dei telefonini era dominato dai Nokia a tastiera (Iphone e Smartphones vedranno la luce nel 2007), internet cominciava a diffondersi nelle case attraverso i modem a 56K e l’Adsl era roba riservata a pochi eletti (e benestanti). Digitando “LAMEZIA TERME” sui motori di ricerca di allora (Altavista, Virgilio, Yahoo!), apparivano pochi risultati riguardanti per lo più la cronaca locale, spesso nera.
Da qui l’idea: perché non trasporre su Internet parte delle mie ricerche storiche sulla città, in modo che chi cercasse “LAMEZIA TERME” sul web trovasse contenuti di qualità sulla storia millenaria del territorio lametino? Perché non rendere fruibili ad un pubblico più vasto contenuti sino ad allora solo cartacei? La scelta del nome, l’acquisto del dominio web, la composizione dei testi, la realizzazione delle foto, la progettazione del sito con uno dei primissimi programmi di web editing, il posizionamento sui motori di ricerca: mesi frenetici che portarono on line il sito nel febbraio del 2001: www.lame-ziastorica.it.
La soddisfazione era tanta: pochissime città in Italia avevano un sito sulla propria storia e decidiamo così che fosse giusto organizzare una presentazione a Lamezia. Scegliamo un giorno di maggio, confidando in una bella serata primaverile; chiediamo in prestito la sala convegni del Seminario Vescovile e, grazie a 2 amici che ci sponsorizzano (Francesco Pileggi e Titti De Duonni), organizziamo il tutto stampando le locandine, gli inviti, noleggiando il videoproiettore ed addobbando la sala. Titolo del convegno: “LAMEZIA-STORICA, il portale storico della città di Lamezia Terme”.
Un convegno su un argomento storico è ben diverso da un evento in un centro commerciale con qualche pseudo vip da reality show. Nel nostro caso c’è il sito web per i più giovani e l’argomento storico per gli adulti: stimiamo a naso un centinaio di persone in sala. In realtà quella sera, si presentano per assistere circa 300 perso-ne e molti, a sala stracolma, rimangono all’esterno su via Lissania. Rimaniamo increduli: centinaia di persone che si interessano al connubio tra storia ed internet nel 2001? Possibile? La spiegazione di tutto arrivò alla fine del convegno ed il “responsabile” dell’inaspettato successo fu individuato nel titolo dell’evento: la maggior parte delle persone pensò che avessi scoperto un portale, una porta antica per intenderci, e che quella sera venisse presentata tale scoperta. Quella sera invece, tante persone ammirarono l’innovativa presentazione di Lameziastorica, il portale storico (nel senso di aggregatore di contenuti web) di Lamezia Terme che, a distanza di 20 anni, continua a fornire ai suoi visitatori un coinvolgente spaccato storico sulla nostra bella e contrastata città. Buon compleanno Lameziastorica!